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Il tanto vituperato connubio tra voce maschile e femminile, usato specie in ambito gothic, trova un suo equilibrio in “First Works” degli svizzeri Felony, gruppo dedito ad un power-melodico infarcito da spunti sinfonici ed hard-AOR. Gia “What I Felony” rapisce per la perfetta sinergia delle due voci e per la parte centrale magnificamente pompous, ma è con la dinamica “Say Goodbye” che i nostri cuginetti fanno un bel terno al lotto, perché la track si rivela assai intrigante e catchy grazie a un chorus che richiama i migliori Stratovarius (chi ha detto “Hold On To Your Dream”?). “Justice”, con il suo incedere epico scandito da un chitarre classy, rappresenta uno degli apici dell’album, ma non vanno sottovalutate le atmosfere bombastice di “My Way” e quelle di chiara matrice prog di “Tonite” e “Freedom”. Ultima citazione per la pomp-ballad “Promising Heart” (in cui aleggia il fantasma degli Abba) e “After The Rain”, una traccia di power-hard-sinfonico di grandissimo spessore, un esempio per tanti gruppetti alle prima armi con tante, eccessive pretese! Colpo di genio, infine, con "Disappoimted", sfiorata dall'assolo centrale che coverizza quello storico di "Superstistious" di Kee Marchello. Una sopresa, quindi, quella che ci arriva dall vicina Svizzera: se i Felony sapranno correggere qualche lievissima imperfezione (per esempio l’eccessiva durata del platter), tra qualche anno di strada potranno farne e anche parecchia!
(Luca Visconti) Voto:7,5