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Absolutes
Meisterwerk!!! Ed anche i cugini svizzeri hanno trovato quella che
con tutta probabilità potrebbe benissimo rappresentare una gallina
dalle uova d'oro, la band di punta di un movimento come quello
legato all'heavy metal melodico dal taglio prettamente sinfonico
che, se supportata a dovere , riuscirebbe, non solo ad appagare
l'appetito famelico di migliaia di afecionados sparsi in giro per
tutto il globo terracqueo, ma nache le ambizioni di qualche label
lungimirante.
I Felony, questo il nome della band elvetica in questione,
potrebbero sembrare a prima vista la solita band di debuttanti
allo sbaraglio mossi dalla sagacia dell'ingenuità, nonchè baciati
in fronte dalla dea fortuna, ed invece dietro le brume fascinorose
di queste facili considerazioni, si nasconde la perseveranza
artistica di un manipolo di ottimi musicisti che da anni ed anni
rincorrono un traguardo che in qualche modo possa appagare nel
migliore dei modi questo loro lungo periodo di forzato silenzio
artistico, silenzio che oggi viene spezzato dall'uscita di
quest'opera prima che, credetemi, rappresenta senza alcun dubbio
la massima espressione muscal/concettuale che una band di questa
portata poteva rilasciare, facendo uso solo delle proprie risorse
finanziarie, ma non solo, e che è riuscita a portare alla luce un
piccolo scrigno di melodic metal solenne e sontuoso che, da quanto
si può facilmente evincere ascoltandolo nella sua interezza, eleva
i Felony nei ranghi delle band che contano afficancando la sfera
artistica di nomi di punta come Royal Hunt, Conception e Kamelot,
questo grazie soprattutto al grande lavoro di masterizzazione e di
missaggio portato a termine dal mago della consolle Sasha Paeth
che, da quel che si può facilmente evincere, rappresenta quello
che la band da tempo andava cercando.
Ma delimitare la riuscita di questo disco al solo apporto del
talentuoso producer, sarebbe troppo restrittivo anche perchè
toglierebbe gran parte del merito ad una band che, lungo lo
scorrere sontuoso del disco, dimostra in più occasioni di saper
dar alito a ricchi intrecci musicali pervasi da quell'alone
sinfonico tipico di una certa scuola nord europea, discorso questo
evidenziato dal grande lavoro svolto dal maestro Markus Geiger che,
senza alcun dubbio, rappresenta il fulcro su cui ruota l'intera
riuscita di questo disco e che, grazie alle sue orchestrazioni e
ai suoi tappeti ricchi di magniloquenza barocca, riesce ad
amalgamare con disinvoltura le diverse sfumature stilistiche a cui
in ostri fanno ampiamente riferimento.
Ma non è tutto, anche perchè a mio parere un altro punto di forza
di questo "First Work" è l'uso sapiente delle doppie vocals
maschile e femminile, per carità, dimenticate per un momento
l'incrocio cacofonico Beholder/Oratory, anche perchè la coppia
canora formata dall'ottima Andrea Richer e dal suo degno alterego
Andreas Wildi, ci offrono in più frangenti delle prestazioni
davvero al di sopra delle più rosee aspettative, completandosi a
vicenda in maniera quasi esemplare, provate ad ascoltare l'attacco
frontale dell'hard rock tout court di "My way", tipico esempio di
sonorità poste a metà strada fra Royal Hunt e Rising Force, o il
symphonic/power metal dell'iniziale "What a Felony", sottolineato
fa fughe e duelli all'ultima nota, e poi mi saprete dire.
Difficile spiegare con parole povere l'autentica magia
spriginonata da brani quasi perfetti sia per approccio musicale
che compositivo come l'impetuosa "Say goodye", di sicuro uno dei
momenti topici del disco, un brano che si permea di melodie quasi
angeliche e di un crescendo emotivo, la polifonica "Freedom" brano
in cui la componenete metallica dei sei si ritaglia una parte ben
più ponderante che in precedenza andando a disegnare un filo
conduttore che abbraccia gli Avantasia e gli Ivanhoe più
introspettivi, o come la stessa "After the rain" in cui la
melodicità melodrammatica propria di certi Nightwish, si sposa con
gli arrangiamenti sopraffini e le armonizzazioni sinfoniche dei
Kamelot dell'era Khan.
Una band ambiziosa, questo si, ma dotata soprattutto di un
approccio professionale ed artistico di tutto rispetto, anche per
questo meritano tutta la mia ammirazione, ed in un periodo dove la
mediocrità e la superficialità regano sovrane, queste dovrebbero
essere caratteristiche che potrebbero giovare, e non poco, ad una
band di questo calibro. FELONY segnatevi questo nome, e poi non mi
venite a dire che non ve l'avevo detto!!! |
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